Il Conte Gregorio Scati acquistò il Quartino nel 1684 dai Conti Avellani. La casa venne edificata, nel primo nucleo, negli anni immediatamente successivi all'acquisto. Nel 1883 il Conte Vittorio Emanuele Scati di Casaleggio proseguì l'ampliamento della villa sui disegni di Giovanni Ceruti, noto progettista dell'epoca, autore anche del progetto della Bollente e del primo nucleo del Grand Hotel "Nuove Terme".
Tra la fine dell'800 e l'inizio del '900, in pieno periodo Liberty, furono terminati i lavori di ampliamento che consentirono alla villa di assumere le dimensioni e l'aspetto attuale. Gli Scati, unica famiglia nobile di origine acquese presente alla corte dei Savoia, raggiunsero il massimo splendore quando la Marchesa Costanza Scati Grimaldi del Poggetto divenne dama di compagnia della Regina Maria Adelaide.
In tale periodo furono ospiti alla villa innumerevoli personaggi illustri, tra cui Guglielmo Marconi, Silvio Pellico ed esponenti della famiglia Savoia e della nobiltà dell'epoca. Tra i vari esponenti della Casata, è doveroso ricordare Vittorio Emanuele Scati (1844 - 1904), eminente studioso di storia locale di rinomanza regionale. Fu sindaco del paese, facendo realizzare molte opere pubbliche, la più significativa delle quali è il tronco stradale del Recamo.
Si mormora che, nascosti, antichi cunicoli colleghino la Villa al sovrastante Castello di Melazzo (dove dal 1330 al 1333 Enrico II Plantageneto re d'Inghilterra trascorse gli ultimi anni della sua vita).
Quando Vincenzo Barbero acquistò la villa dei Marchesi Scati, l'enorme complesso era in stato di semi abbandono. Acquisiti tutti i permessi nel 2000 cominciarono i lavori di restauro durati quasi 5 anni e portati avanti dai famigliari, perchè purtroppo nel 2002 Vincenzo era venuto a mancare. La villa è stata restaurata interamente.